RESTAURO ARCHITETTONICO
Valorizzazione dell’area archeologica e del Teatro Romano | Atri

Località: Atri (PE)_Abruzzo, Italia
Anno: 1993-1999

Introduzione al progetto
La presenza di alcune strutture del Teatro romano nelle cantine del Palazzo Cardinale Cicada e la loro conformazione facevano presupporre che esso si sviluppasse sotto l’ampio spazio asfaltato costituito dalla strada di circonvallazione e dal piazzale di sosta degli autobus.  Nel 1993 la Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo decise pertanto di procedere alla valorizzazione delle intera area archeologica e alla sua fruibilità, avviando un processo progettuale che produsse un programma di opere divise in successivi lotti funzionali di intervento.
L’appalto del primo lotto, che coprì il periodo dal 1993 al 1997, venne affidato con il sistema della variante migliorativa elaborata dall’Impresa. Il secondo e il terzo lotto si estesero rispettivamente dal intero ciclo di lavori si svolse nel periodo dal 1993 al 1999.

La storia
L’edificio «Palazzo Cardinale Cicada» ha origine nel secolo XIV, quando fu fondato un Ospedale cui, successivamente, furono annessi la chiesa di S. Andrea e il Convento che ospitò i Francescani prima e i Gesuiti poi. Nel 1556 il Cardinale Cicada donò il complesso alla Città di Atri. Nelle cantine del Palazzo sono conservate le murature del Teatro romano, facenti parte della summa cavea. Essa presenta una struttura organizzata a segmenti di corpi anulari, intercomunicanti e coperti da volte a botte.

L’intervento
L’intervento del primo lotto può dividersi in una serie di fasi distinte. Nella prima, relativa alle indagini archeologiche, si è proceduto alla demolizione della massicciata sul piazzale, a sondaggi localizzati e successivo sbancamento escavo archeologico stratigrafico; poi sono stati eseguiti la demolizione di pavimenti al piano seminterrato del Palazzo Cardinale Cicada e lo scavo archeologico per l’individuazione e la rimessa in luce dei resti del Teatro. Nella seconda fase si è provveduto alle opere di ristrutturazione dei locali del Palazzo Cardinale Cicada, consistite in: demolizioni e ricostruzioni per adeguamento alla nuova destinazione d’uso; rifacimento di vespai, in parte a camera d’aria e in parte in pietrame, e dei massetti; nuovi pavimenti in cotto, in parquet e in ceramica nei “servizi igienici”; rifacimento degli intonaci, anche del tipo deumidificante nelle parti contro terra; restauro delle cortine murarie originarie romane e dei resti a vista della cavea, compresa la realizzazione di coperture in cristallo; costruzione di scale fra i dislivelli esistenti all’interno; realizzazione di nuovi infissi in alluminio per l’esterno e in legno per l’interno; tinteggiature interne e realizzazione di impianti: idrico-sanitario, elettrico e di illuminazione, di riscaldamento e di rilevazione fumi. Nelle terza fase si è attuato lo spostamento a valle della strada di circonvallazione con: costruzione della nuova massicciata stradale e delle cunette; realizzazione dei muri di sostegno in cemento armato rivestiti con paramento di mattoni a faccia vista; spostamento dei servizi pubblici (elettrodotto, gasdotto e fognatura); asfaltatura e sistemazione della scarpata verso valle con piantumazione e, infine, installazione dell’impianto di pubblica illuminazione. Il secondo lotto dell’intervento è stato avviato con un ulteriore scavo archeologico sull’area esterna per la completa rimessa in luce delle strutture del Teatro romano e per il rilevamento delle stratigrafie e quindi è stato proseguito con la realizzazione di una paratia di micropali e tiranti, rivestita in mattoni a faccia vista, per il contenimento del terreno su cui insiste Palazzo Cardinale Cicada. Si è poi edificato un muro a monte, a confine con la pubblica via, previa demolizione di quello esistente e costruita una copertura metallica a protezione dei reperti, comprese le scale di accesso e le pavimentazioni in cristallo. Sono stati attuati, inoltre, il restauro dei muri esistenti intorno al piazzale, comprese le nuove copertine, e la sistemazione del terreno nell’area del Teatro mediante rivestimento delle scarpate con terra armata e seminagione. Il terzo e ultimo lotto di lavori ha riguardato la costruzione di una struttura metallica per il consolidamento del muro verso valle, integrata dalla relativa passerella pedonale pavimentata in legno, la delimitazione dei percorsi di visita con muretti in mattoni, balaustre metalliche e basole di cemento, la sistemazione a verde con relativo arredo, la ristrutturazione di un locale al piano terra del Palazzo da adibire a bare l’arredamento di un locale da usare come hall-biglietteria con bancone in legno. Tra le opere accessorie vi è stata la messa a punto dell’impianto di illuminazione dell’area del Teatro, dei percorsi e dell’area coperta a monte, e poi la realizzazione della cartellonistica posta lungo i percorsi di visita e di un CD-ROM illustrativo dedicato al Teatro romano.

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